REGGIO CALABRIA. “Al di là della natura dell’incendio di giovedì notte nel gran ghetto di Rignano resta la tragedia e il dolore per la morte di due poveri, sfortunati migranti e il dramma e la vergogna di quella baraccopoli che dopo quanto accaduto in queste ultime ore, non può non richiamare alla mente la mostruosa ed esplosiva tendopoli di San Ferdinando, una polveriera, in cui vivono, non qualche centinaio di immigrati ma qualcosa come 4000 migranti e dove negli ultimi due mesi si sono registrati ben tre incendi che solo per un miracolo non hanno provocato una strage. La tragedia nel ghetto di Rignano deve essere un monito per la Calabria, per cancellare subito la pericolosa e inumana tendopoli di San Ferdinando e ultimare finalmente il nuovo campo dove ospitare, in condizioni dignitose e di sicurezza, tutta quella povera gente, in fuga da guerre, persecuzioni miseria, che viene in Italia (migliaia di loro, uomini, donne e bambini, purtroppo neppure ce la fanno ad arrivare e perdono la vita nei tragici naufragi) per lavorare onestamente con la speranza di non essere sfruttata e per costruirsi una vita migliore”. È quanto afferma, in una nota, Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili, delegato, per la Presidenza della Regione, per la tutela e promozione dei diritti umani, da sempre impegnato ad aiutare gli immigrati. “Non voglio neppure lontanamente pensare – aggiunge – cosa succederebbe se prendessero fuoco tutte quelle baracche a San Ferdinando. Dobbiamo per questo assolutamente scongiurare che si possa verificare una catastrofe! Bisogna affrontare adeguatamente questa emergenza sociale. Le istituzioni devono tutte fare la loro parte e accelerare al massimo i lavori per l’ultimazione della nuova tendopoli. Il compito principale spetta al Governo che continua invece purtroppo, con i suoi ministri, ad essere latitante. La Regione, pur non avendo competenze dirette e specifiche, ha già concesso un finanziamento di 300 mila euro. Di questo problema, della tendopoli di San Ferdinando, avevo parlato, due giorni fa, mercoledì, alla Cittadella con il Governatore Oliverio e subito dopo con il delegato, per la Presidenza, per l’Immigrazione, Giovanni Manoccio, che sta seguendo da vicino per la Regione questo problema. Si tratta di una priorità assoluta. Non si può più perdere tempo. Io e Manoccio abbiamo chiesto al Ministro degli Interni, il calabrese Marco Minniti, di intervenire e anche di poterlo incontrare. Una cosa è certa: la situazione nella tendopoli di San Ferdinando è drammatica ed esplosiva. Per questo bisogna fare in fretta. Ogni ulteriore ritardo – conclude Corbelli – è grave e assolutamente ingiustificato”.