CATANZARO. “Sul fronte della sicurezza ho registrato, con amarezza, una solitudine che deriva dall’indifferenza della politica verso problemi di enorme impatto sociale. Fortunatamente, mi sono trovato sempre vicine le forze dell’ordine, i poliziotti, i carabinieri e i finanzieri che, con il coordinamento puntuale ed altamente professionale del Prefetto Cannizzaro, stanno facendo di tutto per contrastare fenomeni in continua espansione. A tutti loro va la mia gratitudine, ma è evidente che servono più mezzi e più uomini e non si può prescindere da un controllo del territorio con le nuove tecnologie”. Lo ha affermato il sindaco Sergio Abramo sottolineando che “non è possibile che l’Amministrazione comunale, le Forze dell’Ordine e la Prefettura vengano lasciate completamente isolate nella difficile opera di contrasto della criminalità, organizzata o meno, sempre più invasiva in alcuni quartieri di Catanzaro. A causa dei tagli continui che hanno ridimensionato drasticamente gli organici e i mezzi a disposizione delle nostre Forze dell’Ordine, i sacrifici degli agenti di Polizia, dei militari della Guardia di Finanza, degli uomini e delle donne dell’Arma, il coordinamento e la supervisione della Prefettura e dei Comandi provinciali e regionali, non riescono a garantire il massimo dell’efficienza nell’opera di presidio del territorio”. “Prefettura, Polizia, Carabinieri e Fiamme Gialle – ha aggiunto Abramo – sono da ammirare per l’instancabile lavoro di tutela della sicurezza pubblica, ma alla luce dei più recenti fatti criminosi, di cui il regolamento di conti di qualche giorno fa è solo la punta dell’iceberg, è evidente che non basta più. C’è bisogno di un deciso coinvolgimento del Governo, che non può ottenere la riduzione della spesa pubblica tagliando le risorse per un comparto fondamentale come quello della sicurezza. Finora, purtroppo, la Città di Catanzaro non ha trovato altre sponde se non quelle locali, dalla Prefettura ai Comandi delle Forze dell’Ordine. Che fanno quel che possono e anche di più per far sentire la presenza dello Stato, ma avrebbero bisogno che quello stesso Stato che rappresentano si facesse sentire sul serio. Credo che aumentando la dotazione di uomini e mezzi presenti sul territorio, e prevedendo finanziamenti mirati all’installazione di tecnologie per la sicurezza sempre più necessarie, verrebbe premiato anche il ruolo svolto dalle Forze dell’Ordine in un territorio complicato come quello del Capoluogo. Se a livello nazionale si continua a non accorgersi di queste esigenze – ha proseguito il sindaco – il pericolo che Catanzaro e i catanzaresi si sentano abbandonati a se stessi, nonostante il lavoro instancabile dell’Autorità di sicurezza del luogo, rimane altissimo e aumenterà giorno dopo giorno. In virtù di queste considerazioni – ha concluso Abramo – proporrò nuovamente, al prossimo Governo regionale, la necessità di redarre un progetto pilota sulle tecnologie della sicurezza, da finanziare con i fondi europei, che possa servire anche a tutte le altre città calabresi”.