Si è svolta nella giornata del 2 agosto c.m. l’udienza di riesame a carico di Rocca Ieso, indagato nell’ambito del procedimento penale che trae origine dall’operazione denominata “Stop and Go”. Secondo l’Ufficio di Procura ed il GIP di Catanzaro, dott. Barbara Saccà, il Rocca, in qualità di addetto al Servizio Informativo dell’ASP di Catanzaro, in concorso con altri soggetti, tutti appartenenti all’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, si sarebbe appropriato di somme di denaro destinate a finanziare il Progetto Stop and Go, senza aver posto in essere alcuna concreta attività nell’ambito del medesimo progetto. Per tali motivi, il GIP di Catanzaro, in data 11 luglio 2017, aveva emesso nei confronti di Rocca Ieso la misura degli arresti domiciliari e del sequestro preventivo, sussistendo, a detta del Giudice per le Indagini Preliminari, gravi indizi di colpevolezza ed esigenze cautelari in relazione all’ipotesi di reato prevista e punita dall’art.314 c.p. (Peculato). Il Tribunale del Riesame di Catanzaro (composto dal Presidente dott. Giuseppe Valea, Giudici a latere dott.ssa Tiziana Macrì e dott. Federico Zampaoli), accogliendo le tesi dei difensori di Rocca Ieso (Avv. Gregorio Casalenuovo e Maria Costa, entrambi del Foro di Catanzaro), ha inteso invece riqualificare il reato contestato in truffa (art.640, comma 2, c.p.), revocando la misura degli arresti domiciliari e sostituendola con l’interdizione dai pubblici uffici per la durata di mesi 4. In attesa di conoscere l’esito dei riesami reali, le cui udienze saranno trattate il 5 settembre 2017, i difensori di Rocca Ieso hanno espresso soddisfazione per l’importante risultato ottenuto.