COSENZA. Si è tenuto lunedì mattina, nella prefettura di Cosenza, un incontro per discutere della situazione relativa alla siccità che sta attanagliando il territorio, in particolare riguardo alle forniture idriche. Presenti sindaci e rappresentanti dei 25 comuni del cosentino serviti dall’acquedotto Abatemarco, tra cui ci sono anche Cosenza e Rende, e i tecnici e dirigenti della Sorical e della Regione Calabria. “La crisi non è in fase di soluzione – ha detto Luigi Incarnato, Commissario della Sorical – e anzi potrebbe anche aggravarsi, perché mancano le fonti di approvvigionamento, visto che non sta piovendo”. “Da una parte dobbiamo invitare i cittadini ad avere equilibrio nell’uso dell’acqua – ha detto ancora Incarnato – e dall’altra parte dovremo trovare delle fonti alternative”. Poi ci sono da rifare le condutture, che spesso sono vecchie. “Questo il primo problema che abbiamo, perché il fabbisogno potrebbe anche essere soddisfatto dall’Abatemarco, ma ci sono perdite importanti nelle reti, – ha detto Incarnato – perché le reti hanno 50 o 60 anni d’età. Poi ci sono anche molti allacci abusivi e chi usa l’acqua per fini che non sono idropotabili”. Stimato che, per rifare le condutture, servirebbe un investimento di almeno 18 milioni di euro.