CATANZARO. “È diventata intollerabile l’inerzia legislativa della Regione sulla revisione dell’assetto istituzionale degli enti locali. Moltissimi Comuni sono sull’orlo del baratro, specie quelli piccoli e medi, dove alla carenza di risorse si somma la carenza di personale, mentre i costi per garantire i servizi lievitano esponenzialmente e sulle spalle dei cittadini si scaricano non solo i disservizi, ma, come una beffa, anche i costi che, inevitabilmente, per ogni ‘servizio’ risultano essere di gran lunga superiore alla media”. Lo afferma il consigliere regionale Mimmo Tallini, di Forza Italia. “Un solo esempio: negli enti locali fino a mille abitanti, le spese correnti sono il doppio della media regionale e la pressione tributaria pro capite è il 20 per cento superiore della media regionale. Forza Italia, su questo specifico argomento – aggiunge – organizzerà presto un’iniziativa aperta al sistema delle autonomie locali, a tutti i soggetti interessati, agli esperti e alle forze sociali. L’obiettivo è fare presto una legge regionale che riveda l’assetto dei comuni e, salvaguardando le identità, metta la Calabria nelle condizioni di ridare ruolo, funzione e senso al potere locale oggi bistrattato, abbandonato e penalizzato dai governi che si sono succeduti, i quali, con la scusa della crisi economica, hanno operato tagli lineari che hanno reso più forti le aree forti del Paese e messo in ginocchio le aree più storicamente svantaggiate”. “La Regione, con il vicepresidente Viscomi e il Formez – sottolinea Tallini – hanno organizzato un interessante convegno supportato da esperi ed esponenti delle autonomie locali, ma incredibilmente, a distanza di mesi, si tarda a legiferare. La geografia degli enti locali calabrese va assolutamente aggiornata alla luce delle mutate condizioni economiche generali e soprattutto tenendo presente i bisogni e le esigenze dei cittadini. Il Testo Unico sugli enti locali (267/2000) come rivisto dalla legge Delrio, mentre da un lato esclude la creazione di nuovi Comuni con meno di 10mila abitanti, dall’altro promuove sia la fusione -incorporazione che l’unione dei Comuni, prevedendo interessanti benefici finanziari e agevolazioni nell’assunzione di personale e i sindaci sanno bene quante lacune si registrano al momento su questo delicatissimo fronte. Su questi temi, la Calabria deve urgentemente intervenire con una specifica legge. D’accordo sul giudizio fallimentare della legislatura, ma almeno in questa parte restante si agisca con responsabilità per dare qualche risposta. L’invito è, giunti a questo punto e vista l’inconcludenza finora registrata, di organizzare non un altro cantiere parolaio di cui non c’è nessun bisogno, ma nell’apposita commissione del Consiglio regionale e con la partecipazione del vicepresidente Viscomi, un gruppo di lavoro che, entro fine anno, sia nelle condizioni di esaminare le proposte in campo, includendo gli apporti di tutti i soggetti interessati comprese le forze sociali, e di approvare una legge che aiuti il sistema-regione a dotarsi di un profilo geografico moderno e in linea con i tempi. Nel caos in cui il centrosinistra di Oliverio ha gettato la Calabria, tra cantieri edili aperti e subito chiusi e fumose prospettive gastronomiche che senza una rigorosa politica sul turismo lasciano il tempo che trovano – conclude l’esponente di Forza Italia – perlomeno si dia qualche risposta legislativa concreta ai sindaci e agli amministratori locali”.