ROMA. Il governo pone nell’Aula della Camera la questione di fiducia sulla riforma della legge elettorale. Lo ha comunicato all’Assemblea di Montecitorio il ministro per i Rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro. Finocchiaro ha posto la fiducia nella bagarre dell’Aula. Mentre i deputati di maggioranza restavano immobili, quelli di M5S hanno urlato sventolando le copie del regolamento di Montecitorio: uno di questi volumi è stato lanciato al centro dell’Emiciclo da Danilo Toninelli di M5S mentre i suoi colleghi gridavano e fischiavano e Carla Ruocco sbatteva sul banco la ‘ribaltina’ di legno, per fare rumore. All’estrema sinistra, stesse urla, con i deputati MDP e Si tutti in piedi a battere sui banchi in segno di protesta. Dal banco della commissione Ignazio La Russa (Fdi) ha alzato un cartello con la scritta “Hablamos”, parliamo, leitmotiv della campagna unionista della Catalogna. La conferenza dei capigruppo di Montecitorio è convocata per decidere sul prosieguo dei lavori d’Aula dopo l’apposizione della questione di fiducia da parte del governo sulla legge elettorale. Saranno tre le fiducie, sui primi tre articoli dei cinque di cui si compone la legge elettorale, che saranno votate da mercoledì nell’Aula della Camera. Due si voteranno domani, la terza giovedì. Lo hanno deciso i capigruppo di Montecitorio. La prima fiducia, sull’articolo uno si voterà dunque oggi dalle 15:45; le dichiarazioni di voto avranno inizio dalle 13:45. Dopo l’appello del Pd al premier Paolo Gentiloni per l’apposizione della fiducia sul provvedimento, una posizione bollata come “eversiva” dal Movimento cinque stelle, interviene il Quirinale. Il presidente della Repubblica continua a considerare positivo l’impegno in Parlamento per giungere a una nuova legge elettorale, auspicando che questo avvenga con ampio consenso.