Federico Cafiero de Raho è il nuovo procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo. Il plenum del Csm lo ha nominato all’unanimità. Cafiero de Raho, fino ad oggi capo della Procura di Reggio Calabria, passerà alla guida della Direzione nazionale antimafia quando Franco Roberti, il 16 novembre, lascerà l’incarico per andare in pensione. Quello di Cafiero era l’unico nome proposto al plenum per questo direttivo, dopo la decisione del pg di Palermo Roberto Scarpinato di ritirare la sua candidatura, proprio per permettere una “larga legittimazione” del nuovo procuratore con il voto in plenum. Cafiero, la cui nomina è stata accolta con un applauso dal plenum, “è un magistrato di assoluta competenza e straordinaria esperienza”, ha sottolineato il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini, che ha partecipato al voto. “Con questa nomina il Csm dimostra di saper individuare il magistrato più adatto e meritevole – ha aggiunto – in tempi congrui e con capacità di svolgere un’istruttoria accurata ed efficace. L’unità di visione con cui si giunge a questa nomina è un segnale positivo e incoraggiante”. Il nuovo capo della Dna “è un grande magistrato”, hanno evidenziato il primo presidente e il procuratore generale della Cassazione, Giovanni Canzio e Pasquale Ciccolo, ricordando anche il lavoro di Franco Roberti “che ha dato all’ufficio un prestigio eccezionale anche all’estero”. Del ruolo “significativo” che il nuovo procuratore avrà anche nell’ambito Ue ha parlato il togato di Unicost Francesco Cananzi, “soprattutto rispetto alla creazione della Procura europea”. Commosso il togato di Area Antonello Ardituro, che per anni ha lavorato fianco a fianco con de Raho alla Procura di Napoli: “l’impegno di magistrati come lui non sta nelle carte o nei numeri – ha detto – ma nelle storie e nelle persone. La scelta del Csm è una scelta che premia il merito, l’impegno anche sociale, di Cafiero. Il fatto che sia stato scelto il capo della Procura di Reggio è anche un segnale chiaro di impegno per combattere la ‘ndrangheta, che oggi è la mafia più pericolosa”. I risultati ottenuti da Cafiero contro la ‘ndrangheta “sono stati importantissimi”, ha rilevato anche il togato di Unicost, Luca Palamara, da pochi giorni presidente della Commissioni incarichi direttivi. La Dna, con de Raho, “è in buone mani”, ha dichiarato il togato Piergiorgio Morosini (Area), che in Commissione aveva votato per Scarpinato. “Ci sono magistrati che sono un pezzo di storia giudiziaria del Paese”, ha detto, sottolineando anche il “senso istituzionale” dimostrato da Scarpinato “che aveva le carte in regola per aspirare a quel ruolo”.
Anche Renzi e Orlando d’accordo: “Dal Csm ottima scelta”
“Esprimo a nome mio e di tutto il Partito democratico i più sentiti auguri di buon lavoro al dottor Cafiero de Raho per il suo nuovo impegno al servizio dello Stato come Procuratore nazionale antimafia”, afferma Matteo Renzi. Il segretario Pd aggiunge che “la sua esperienza e la sua competenza continueranno ad essere di straordinario aiuto per proseguire la lotta contro la criminalità organizzata”. Anche il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha telefonato al nuovo procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero De Raho, per esprimergli le sue personali congratulazioni: “la sua nomina – sono le parole del Guardasigilli – è un’ottima notizia. È un bene che il Csm abbia affidato un compito così importante e delicato a un uomo di tale professionalità ed alta esperienza”.