CATANZARO. “Giacomo Mancini, ex assessore della Regione Calabria, entri nel merito e lasci perdere le parole ad effetto per giustificare il cambio dell’Autorità di gestione del vecchio Por Calabria, come allora denunciai avvenuto a luglio con un verbale allegato a deliberazione di giunta regionale su tutt’altro argomento”. Lo dichiara la deputata M5S Dalila Nesci, in seguito alla risposta della Commissione europea a una specifica interrogazione di vari parlamentari Ue del Movimento Cinque Stelle, promossa da Laura Ferrara su segnalazione della Nesci. Nello scorso luglio, proprio Nesci aveva denunciato immediatamente quel cambio imposto dalla giunta regionale: con una interrogazione alla presidenza del Consiglio, esposti a procura e Corte dei conti e un intervento in commissione Politiche dell’Ue davanti al sottosegretario Graziano Delrio, che non sapeva della vicenda. Poi il rafforzamento dell’azione di controllo della deputata Nesci, che aveva coinvolto la parlamentare europea Ferrara, cui la Commissione Ue, all’oscuro del cambio, ha da poco precisato che “la giunta regionale ha violato la articolo 22 del regolamento n.1828/2006”. Nesci conclude: “Ricordo all’ex assessore Mancini che la scelta del cambio dell’Autorità di gestione fu solo politica e avvenne in regime di prorogatio dell’esecutivo regionale, argomento che Mancini non può tralasciare e deve spiegare, anche perchè c’è un mio esposto sulla questione. Oltretutto, il dirigente generale del dipartimento gli inviò un documento molto preciso sui limiti giuridici di quella operazione, al quale Mancini rispose obbligando il dirigente a obbedire. Adesso urge un tavolo politico con il nuovo governatore regionale, per una gestione efficace dei fondi Ue”.