CROTONE. “Non basterà fare una gara perfetta, bisognerà dare qualcosa in più giocando senza paure mentali”. Lo ha detto Walter Zenga in vista della gara interna contro la Sampdoria, squadra che ha allenato nel 2015 e dalla quale è stato esonerato nella stessa stagione. “Non ho alcuna rivalsa – ha aggiunto – verso la Samp. Sono arrivato nel momento sbagliato ed anzi sono contento di aver avuto quella opportunità. Da bambino era la mia seconda squadra. Con i miei amici Vialli e Mancini facemmo la scommessa che chi andava in finale di Champions gli altri andavano a vederlo e io andai a seguire la loro finale contro il Barcellona. Se nel 2015 non è andata è stata anche un pò per colpa mia. Anche Ferrero poi ammise che fu un errore mandarmi via”. Ora, però, c’è un campionato con il Crotone e la gara di domenica non è semplice. Soprattutto dopo le due sconfitte consecutive. “Se guardiamo agli ultimi risultati, tre pari e due sconfitte – ha sostenuto Zenga – sembra che stiamo in crisi, ma gli episodi li vogliamo calcolare? Soprattutto quelli che non dipendono da noi tipo la rete annullata con Cagliari o il gol sbagliato dal Bologna nel finale con la Spal. Ci stiamo preparando cercando soluzioni ai problemi, stiamo lavorando con serenità consapevoli che non giochiamo male. Noi dobbiamo pensare a noi senza guardare ad altri. Alla squadra chiedo di giocarsela senza paure mentali e soprattutto con voglia di divertirsi e stupire”. Per la gara con la Sampdoria Trotta tornerà al centro dell’attacco anche in considerazione dell’assenza forzata di Budimir. “Giampaolo – ha detto ancora Zenga – fa giocare bene le sue squadre, ha calciatori come Quagliarella, che invece di diventare vintage ringiovanisce ogni anno. Contro un avversario simile noi dobbiamo non solo fare bene ma mettere qualcosa in più nella prestazione attraverso l’atteggiamento determinato”.