La tanto attesa Direzione del Pd è stata aperta dal presidente del del partito Matteo Orfini con la lettura della lettera di dimissioni di Matteo Renzi. “La segreteria si presenta dimissionaria a questo appuntamento. Ma io credo sia importante che continui a lavorare insieme a me in queste settimane che ci separano dall’Assemblea. Con il vostro contributo – ha detto il vicesegretario Dem Maurizio Martina – cercherò di guidare il partito nei delicati passaggi interni e istituzionali a cui sarà chiamato. Lo farò con il massimo della collegialità e con il pieno coinvolgimento di tutti, maggioranza e minoranze, individuando subito insieme un luogo di coordinamento condiviso. Chiedo unità”. “Alle forze che hanno vinto diciamo – ha sottolineato – una cosa sola: ora non avete più alibi, i cittadini vi hanno votato per governare, ora fatelo. Cari Di Maio e Salvini prendetevi le vostre responsabilità”. “Abbiamo ricevuto una cartolina netta, chiara, dagli elettori – ha detto Graziano Delrio, a quanto si apprende, nel suo intervento in direzione Pd -. Noi staremo dove ci hanno messo gli elettori: all’opposizione”. Una opposizione “seria, responsabile, costruttiva”. “Quando il Paese si renderà conto che le promesse saranno irrealizzabili, gli elettori chiederanno conto”, afferma. “Io – ha scritto intanto Renzi nella sua Enews- non mollo. Mi dimetto da segretario del Pd come è giusto fare dopo una sconfitta. Ma non molliamo, non lasceremo mai il futuro agli altri”. “Abbiamo perso una battaglia, ma non abbiamo perso la voglia di lottare per un mondo più giusto”, ha aggiunto.