CATANZARO. Si è tenuto martedì pomeriggio, nella sala “oro” della cittadella regionale, un incontro per la presentazione di una nuova misura attivata nel PSR Calabria 2014/2020, la Misura 10, Intervento 10.1.9 “Apicoltura per la preservazione della biodiversità”. Un incontro molto partecipato, al quale erano presenti, oltre al Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari Carmelo Salvino, all’Autorità di Gestione del PSR Calabria Alessandro, Zanfino e al Dirigente di settore Pasquale Celebre, numerose associazioni di apicoltori, rappresentanti delle associazioni di categoria e apicoltori singoli, che hanno tutti espresso il loro apprezzamento per questa nuova e importantissima misura del PSR, che va a supportare e tutelare un settore vitale per l’economia calabrese. La Regione Calabria, si è precisato, è la prima ed unica regione italiana ad aver previsto un intervento del Programma di Sviluppo Rurale a sostegno della produzione apistica e questo importante risultato è frutto di un lungo confronto e braccio di ferro con la Commissione Europea che, alla fine, riconoscendo la bontà degli obiettivi della Regione Calabria, ha deciso, in data 28 febbraio 2018, di concedere una modifica al PSR Calabria 2014/2020. Decisione di grande rilevanza, considerato che il Dipartimento Agricoltura si è speso in maniera particolare per il settore apistico regionale, che da antichissima tradizione è divenuta una vera e propria professione. In Calabria, infatti, oggi, l’apicoltura ha raggiunto un elevato grado di specializzazione, si è dotata di tecniche di allevamento moderne, con la realizzazione di grandi produzioni di qualità e varietà (arancio, sulla, eucalipto, castagno, clementine, melata, ecc.) e gli operatori del settore, seppur ancora poco orientati all’associazionismo, si sono specializzati. Fino ad oggi il sistema apistico regionale era sostenuto da un piano triennale con una dotazione finanziaria pari a 1.353.000,00 Euro per il finanziamento dei seguenti interventi: assistenza tecnica e formazione professionale degli apicoltori; lotta alla varroasi; acquisto attrezzature per l’esercizio del nomadismo; misure di sostegno per il ripopolamento del patrimonio apistico comunitario; collaborazione con gli organismi specializzati nella realizzazione di programmi di ricerca nel settore dell’apicoltura; monitoraggio del mercato; miglioramento della qualità dei prodotti per una loro maggiore valorizzazione sul mercato.