La citta’ di Catanzaro ha festeggiato il regista Alessandro Grande, vincitore dell’ultimo David di Donatello con il suo cortometraggio “Bismillah”, tributandogli un grande e meritato applauso. Per Grande, 34enne filmaker catanzarese rimasto sempre legato alla sua terra di origine, si e’ trattato di un ritorno a casa particolarmente suggestivo, caratterizzato da un tributo al Teatro Comunale del capoluogo. Nel corso della manifestazione sono stati proiettati i tre cortometraggi che Grande ha finora diretto nella sua giovane carriera: “In my prison” (2010), “Margerita” (2013), e quindi l’ultimo, “Bismillah” (2018), che e’ il frutto di una produzione tutta catanzarese, firmata dallo stesso regista insieme alla Indaco Film di Luca Marino e supportata dal Comune di Catanzaro, oltre che da Rai Cinema e dalla Calabria Film Commission, per la distribuzione della “Zen Movie”. La pellicola di Grande, che e’ stata selezionata tra 265 titoli partecipanti al Donatello e rappresentera’ l’Italia nella corsa come miglior cortometraggio ai prossimi Oscar, affronta, con realismo e poesia, il dramma dell’immigrazione raccontando la vicenda della bambina tunisina Samira, che vive illegalmente in Italia con il padre e il fratellino ammalato e che, una notte, si trovera’ ad affrontare da sola un problema piu’ grande di lei. “Ci sono tanti lavori che trattano questa tematica ma – ha spiegato Alessandro Grande – credo che la specificita’ di questo mio progetto sia stata quella di affrontarla da un punto di vista diverso, concentrandomi non sui cliche’ e sugli stereotipi, ma andando a fondo e scavando nell’animo di queste persone, parlando di sentimenti universali, di fratellanza e amore. Sto puntando molto su spontaneità e sincerità nei racconti e nelle scene”.
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