CATANZARO. “Matteo Renzi decida adesso della sanità calabrese, bloccata dall’assenza del Commissario per il Rientro dal debito. Il Presidente del Consiglio non perda ancora tempo e scelga tra le due opzioni: ratificare il voto dei calabresi dando il timone della sanità al governatore eletto, Mario Oliverio, oppure piegarsi ai ricatti di Ncd, che per la rete ospedaliera sta curando il suo orto tramite il sub-commissario Andrea Urbani, prono al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin”. Lo sostiene, in una nota, la deputata del Movimento 5 Stelle Dalila Nesci. “A Roma – aggiunge – c’è un problema politico evidente. Ncd, partito del 2%, minaccia di togliere al Governo i voti al Senato se Renzi non ne impone l’ingresso nella maggioranza della Regione Calabria. L’obiettivo di Ncd è spingere il vecchio Pino Gentile alla presidenza del Consiglio regionale. A Renzi ricordiamo che la sanità calabrese è in rientro. Non permetteremo che sia terreno di conquista della politica, a danno dei cittadini. Il Presidente del Consiglio ha il dovere politico e morale di considerare la scelta dei calabresi che, nonostante la bassa affluenza dello scorso 23 novembre, hanno affidato a Oliverio la responsabilità di guidare la Regione, e quindi anche la sanità. Conti e burocrazia del rientro siano invece affidati a un tecnico, di nomina governativa”. “Sfidiamo Renzi – conclude Nesci – sui princìpi della democrazia. Per rispetto del voto in Calabria, rompa la maggioranza al Senato, se necessario. Con nuove elezioni politiche, i senatori calabresi di Ncd Aiello, Bilardi e Caridi tornerebbero a casa, come i loro compari di partito incollati alla poltrona, da Alfano alla Lorenzin”.