REGGIO CALABRIA. E’ arrivata nel porto di Reggio Calabria la Sea Watch 3, nave di una Ong tedesca battente bandiera olandese, con a bordo 232 migranti soccorsi nei giorni scorsi nel Canale di Sicilia. La nave, ha stazionato per tre giorni in acque Sar prima che giungesse dall’Italia l’autorizzazione all’approdo in un porto italiano. Solo ieri, dal Viminale, è stato indicato il porto di Reggio Calabria. E’ la prima nave con migranti a sbarcare dopo l’insediamento del nuovo Governo. A bordo ci sono 215 uomini, di cui 29 minori non accompagnati di età compresa tra i 9 ed i 18 anni ed un bambino di 5 anni, e 17 donne, una delle quali incinta. Le loro condizioni sono precarie. Presentano problemi di disidratazione per la lunga permanenza in mare. A terra, sotto il coordinamento della Prefettura, è scattato l’ormai collaudato piano di accoglienza e identificazione. Nessuna indicazione al momento sulla destinazione finale dei migranti ma sono già presenti pullman per il loro trasferimento.
Sulla banchina, ad attendere l’avvio delle operazioni di sbarco, c’è il dispositivo di accoglienza. Sono presenti l’Ufficio immigrazione della Questura di Reggio Calabria, Carabinieri, Guardia di finanza, Polizia provinciale, Croce rossa, Protezione civile regionale e della Città Metropolitana di Reggio, e Coordinamento ecclesiale sbarchi della Diocesi di Reggio Calabria-Bova.
I 232 migranti giunti nel porto di Reggio Calabria sono il risultato di due distinte operazioni di soccorso in mare. Il primo evento ha interessato 117 persone provenienti, in massima parte da Eritrea, Nigeria, Algeria, Niger, Etiopia, Costa d’Avorio, Guinea Conakry e Senegal. Nel secondo evento sono stati soccorsi 115 migranti, tutti uomini: 110 di loro provengono dal Sudan, 2 dalla Nigeria, 2 dal Gambia e 1 dalla Guinea Bissau. Dopo lo sbarco, gli adulti saranno quasi tutti trasferiti in altre regioni. Solo 25 resteranno in Calabria. In base al Piano di riparto predisposto dal Ministero dell’Interno, 25 andranno in Puglia, altrettanti saranno trasferiti in Emilia Romagna e Piemonte; 32 raggiungeranno la Lombardia, altri 4 gruppi di 25 persone raggiungeranno Toscana, Veneto, Campania e Lazio.
“Sono stato venduto per 700 dinari, mentre ero in Libia, e la banda che mi ha comprato mi ha utilizzato come schiavo, costringendomi a lavorare gratis per mesi. In Libia i migranti diretti in Europa sono considerati peggio delle bestie”. E’ la drammatica testimonianza di uno dei minorenni sbarcati dalla Sea watch, la nave approdata nel porto di Reggio Calabria con a bordo 232 migranti, parte dei quali soccorsi su un gommone in difficoltà al largo della Libia ed i restanti trasbordati da un mercantile che li aveva recuperati ore prima. Le operazioni di sbarco si sono concluse ed un migrante è stato portato in ospedale per accertamenti e cure a causa delle conseguenze delle torture subite durante la prigionia in Libia.