Cresce l’entusiasmo intorno a Reff, festival sui cortometraggi, che si concluderà questa sera nel parco della biodiversità di Catanzaro. Cala il vento rispetto alla prima serata e lo spettacolo diventa senz’altro piu’ godibile. Ieri la seconda serata, ricca di contenuti, per il primo Festival dei cortometraggi made in
Calabria. Ad essere selezionati dalla giuria tecnico-critica, stavolta, il “miglior corto di
animazione”, il “miglior documentario” e “miglior pilot per web serie”. Ad
impreziosire la serata, alcuni tra i guest più attesi della rassegna.
Vincitore del premio “best animated short”, dunque miglior corto d’animazione,
consegnato sul palco del ReFF dall’attore Lorenzo Lavia, il regista tedesco Nikita
Diakur con il corto “Ugly” per “essersi distinto nell’uso dei linguaggi sperimentali e
dell’innovazione tecnologica” ha motivato Alessandro D‘Alatri, presidente di Giuria.
“Tutti i corti d’animazione nel quintetto in nomination, per pura combinazione,
trattano -seppur con tecniche diverse- un tema comune: quello del rispetto per
l’ambiente, per la diversità e la vita. “Ugly” è un invito alla riflessione: siamo tutti ospiti
su questo pianeta”, ha commentato ancora D’Alatri.
Per la sezione “documentari e docufiction”, a vincere è stato ”Winter in Lviv” di Till
Mayer e Pirmin Styrnol, un bianco e nero sulla vita delle donne in Ucraina e sulla loro
condizione sociale.
“Si tratta del corto che più ha rispettato il linguaggio
documentaristico, una finestra sul reale che ha trovato la propria intensità anche
nell’uso del bianco e nero” -ha motivato sul palco di ReFF Milly Curcio, che ha voluto
anche omaggiare la memoria di Vittorio De Seta, grande regista calabrese- “Con
Winter in Lviv siamo entrati nella vita delle donne ucraine, abbiamo sentito l’odore
delle loro case, delle loro cucine”, ha aggiunto il direttore artistico Giovanni
Carpanzano.
A vincere, premiato da Berardino Iacovone (autore e regista della Restart Production
di Roma), “The silent of Jill”, regia di Daniele Tullio e Demetrio Caracciolo, episodio
pilot di una serie dalle tinte western. Le motivazioni sono molteplici: “Anzitutto –
spiega Carpanzano- è un episodio totalmente made in Calabria, dunque si lavora con
la calabresità dei paesaggi che ben si prestano al genere western. Poi è assolutamente
innovativo: già il western non si vede da un po’ al cinema, sul web è qualcosa di
totalmente inedito. Potremo quindi sviluppare un prodotto completamente nuovo ed
avvincente, esportabile secondo le logiche del web”.
Uno dei cinque “Lupo d’oro”, premi speciali alla carriera ed a personalità che si sono
distinte per il proprio contributo professionale nel mondo dell’arte e della cultura in
Calabria, è stato assegnato a Rosetta Alberto, dirigente della Provincia di Catanzaro
e Direttore del Polo Museale del Parco.
Dulcis in fundo, un momento attesissimo da grandi e piccini, segnato dalla presenza
di un personaggio straordinario: E.T. l’extraterrestre, sul palco in scala 1:1,
accompagnato da Daniela Rambaldi, figlia del creatore di E.T. e tre volte premio Oscar
Carlo Rambaldi. Daniela Rambaldi, vicepresidente dell’omonima Fondazione,
premiata sul palco di ReFF con il Lupo d’Oro alla carriera ed al genio del padre Carlo,
ha illustrato alla platea il lavoro che la Fondazione compie in tutta Italia,
principalmente nelle scuole. “Tramite E.T. parliamo ai ragazzi di integrazione,
mettiamo i bambini fin dall’età scolare a confronto con il diverso, li sensibilizziamo ad
un tema così delicato ed attuale”, ha detto. Notizia lanciata dal palco del ReFF:
assieme alla Fondazione Rambaldi, l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro inizierà per
il prossimo anno accademico un master in “Visual effects”: ad annunciarlo il direttore
di ReFF Carpanzano congiuntamente al direttore dell’Accademia di Belle Arti Vittorio
Politano.
Ultimo appuntamento con ReFF questa sera: golden carpet alle ore 20.30, stavolta in
compagnia dell’attesissimo guest Valerio Scanu.