Giochi di sovrapposizioni, pluralità di forme artistiche ed espressive che s’incontrano con dinamismo e innovazione. E’ questo il senso di “Concentrica”, il progetto che ha il fine di valorizzare la città di Catanzaro e le opere dei suoi artisti, promuovendo il confronto e la partecipazione. Sperimentazione significa rinnovare, rivoluzionare gli schemi prefissati, facendo trionfare le avanguardie, come risultato del lavoro collettivo e individuale. Le opere esposte, utilizzando mezzi e tecniche differenti, evocano molteplici sensazioni, in armonia tra loro, come creazioni di nuove identità artistiche. È necessario dare spazio agli artisti di Catanzaro, per riscoprire un ricco patrimonio sempre in evoluzione, mai statico. Tra gli artisti che hanno esposto e rivitalizzato il modo di fare arte, si menzionano: Luca Viapiana (pittore e regista), Andrea Grosso Ciponte (pittore, virtual artist e illustratore), Laura Stancanelli (scultrice, scenografa e performer), Ehab Halabi Abo Kher (video maker e vj), Fosca Democrito (fotografa), Federica Caglioti (grafica), guidati dal genio di Saverio Rotundo, in arte “U’ Ciaciu” (artista totale). L’intento di Concentrica è anche quello di esaltare le creazioni artistiche di Saverio Rotundo (nella foto), sempre originali e innovative. “U’ Ciaciu”, infatti, utilizza i cosiddetti materiali dell’abbandono, non adoperati dai Catanzaresi, facendoli rivivere nel suo laboratorio creativo, come se fossero oggetti e figure reali, appartenenti alla quotidianità. L’inaugurazione della mostra è avvenuta il 19 dicembre, presso il capannone ex Ars Nova Danza, contesto non convenzionale, ma adatto a valorizzare il concetto di arte come partecipazione e confronto. Il progetto, realizzato con il patrocinio del Comune, della Provincia e della Camera di Commercio di Catanzaro, si avvale anche del contributo di Stefano Morelli, Oriana Tavano e Davide Marullo, oltre che del team ALT!rove Festival (Vincenzo Costantino, Edoardo Suraci, Mariarita Bruno e Michele Vottari) e del supporto attivo da parte della cittadinanza.
Matilde Altomare