REGGIO CALABRIA. “Anche i Comuni dovrebbero avere la possibilità di spalmare i loro debiti in ottanta anni. Se è stato consentito a un partito come la Lega di Salvini, non vedo perché non si possa fare lo stesso con tante amministrazioni locali che ogni giorno compiono sforzi inauditi, con pesanti ricadute sulle imposte comunali e sulla qualità dei servizi, per rispettare i piani di rientro sui debiti pregressi di chi negli anni si è divertito a scialacquare il denaro pubblico. Se la vicenda del debito di 49 milioni della Lega costituisce un precedente, adesso credo sia il caso di applicarlo ai Comuni”. Lo chiede il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, delegato Anci per il Mezzogiorno e la Coesione Territoriale, dopo l’accordo tra la Lega Nord e la Procura di Genova che prevede una dilazione di circa 80 anni per il versamento dei fondi sequestrati al partito di Matteo Salvini. “Salvini afferma che i 49 milioni sottratti dalla Lega sono una vicenda del passato che non lo riguarda – spiega – anche noi sindaci siamo spesso alle prese con vicende del passato che però hanno pesanti ricadute sul presente. A Reggio Calabria questo purtroppo lo sappiamo bene, per la sofferenza di cassa, per le difficoltà ad erogare servizi di qualità e soprattutto per le imposte comunali che pesano come un macigno sulle spalle dei cittadini. Perché dunque non applicare lo stesso criterio?”. “Credo – prosegue Falcomatà – che i miei colleghi sindaci, ai quali rivolgo un appello pubblico affinché sottoscrivano la mia proposta, non potranno che essere d’accordo, cosi come tante famiglie e tanti imprenditori costretti a fallire poiché a loro non è stato concesso un periodo di tempo cosi lungo per estinguere i debiti. In uno Stato di diritto le regole devono essere uguali per tutti”.