E’ stata rinviata la trattazione in Consiglio regionale della proposta di legge “Promozione della parità di accesso tra uomini e donne alle cariche elettive regionali”. Il rinvio, deciso già nella riunione della Conferenza dei capigruppo che ha preceduto l’avvio degli odierni lavori consiliari, è stato successivamente approvato a maggioranza dall’Assemblea. A proporre all’aula il rinvio dell’esame del provvedimento, rinvio sollecitato anche dal presidente della Regione, Mario Oliverio, impossibilitato a partecipare all’odierna seduta del Consiglio regionale per impegni istituzionali all’estero, sono stati il capogruppo del Pd, Sebi Romeo, e il capogruppo di Ncd, Giovanni Arruzzolo. Romeo ha illustrato i motivi della proposta di rinvio della proposta di legge sulla doppia preferenza di genere: “In Conferenza dei capigruppo abbiamo preso atto della richiesta del presidente Oliverio di essere presente alla discussione, richiesta assolutamente giusta, anche perché si parla di un rinvio che ritengo sarà molto breve. Inoltre – ha spiegato il capogruppo del Pd – abbiamo interpellato gli uffici sulla necessità, avvertita anzitutto dalla stessa proponente della legge, la collega Flora Sculco, di adeguamenti sistemici del testo, necessità che è stata in effetti accertata”. Anche il capogruppo del Nuovo Centrodestra, Giovanni Arruzzolo, ha rimarcato il dato della “necessità di fuga ogni dubbio su eventuali profili di incostituzionalità”. A dichiararsi contrario al rinvio è stato il consigliere regionale Carlo Guccione: “Credo che dobbiamo sgomberare il campo da problemi politici. Si sapeva che non c’era il presidente Oliverio, e dire alla Calabria che non trattiamo la proposta di legge per questo sa di beffa”. Secondo il consigliere regionale di “Dp”, Arturo Bova, “è giusto che si rinvii per la richiesta del presidente della Giunta, ma non per la necessità degli approfondimenti”. A sua volta, il capogruppo del Misto, Fausto Orsomarso, ha osservato che “la motivazione ufficiale è quella della necessità di approfondimenti e di arrivare a una riforma organica, su questo ci siamo orientati in Conferenza dei capigruppo, e non sulla richiesta del governatore Oliverio, con tutto il rispetto ovviamente – ha sostenuto Orsomarso – per il governatore e per la sua intenzione di essere presente quando si discute della proposta sulla parità di genere”. A parere di Giuseppe Giudiceandrea, capogruppo di “Dp”, “il rinvio dovrà avvenire in una data certa e con voto palese, al prossimo Consiglio chiederò l’appello nominale”. Ha quindi preso la parola anche la capogruppo di “Calabria In Rete”, Flora Sculco, unica donna presente in Consiglio regionale e firmataria della proposta di legge sulla doppia preferenza, risalente al 2015: “C’è la necessità di adeguare il testo anche a pronunce della Corte costituzionale. Fermo restando che in sede di Conferenza dei capigruppo non ho percepito una volontà di rinvio ‘sine die’, mi preme esprimere il mio no a chi – ha rilevato la Sculco – intende strumentalizzare questa vicenda e questo tema”. Dopo il dibattito, il Consiglio regionale ha approvato il rinvio della trattazione della proposta di legge regionale sulla doppia preferenza di genere. La proposta di legge in questione prevede, in particolare, che, nel voto delle Regionali, “in caso di espressione di due preferenze, una debba riguardare un candidato di genere maschile e l’altra un candidato di genere femminile della stessa lista”.