REGGIO CALABRIA. “È necessario anticipare l’entrata in vigore della città metropolitana di Reggio prevista, contrariamente alle altre, il primo gennaio 2016. È importante farlo per tanti motivi, alcuni già espressi nei giorni passati dal sindaco Giuseppe Falcomatà. Ma anche per considerazioni legate alla capacità di crescita economico e sociale”. Lo affermano, in una nota congiunta, Nino Costantino, segretario regionale Filt-Cgil Calabria e Attilio Scali e Mimmo Laganà, segretari, rispettivamente, della Filt- Cgil di Reggio-Locri e di Gioia Tauro). “Sul sistema dei trasporti – sostengono Costantino, Scali e Laganà – questa anticipazione ci metterebbe in condizione di rafforzare la “vertenza trasporti nell’area metropolitana” che ha tre punti chiave: il sistema ferroviario, il porto di Gioia Tauro e l’area dello Stretto. La prima considerazione è che non sono tre cose distinte, sono, al contrario, parte di un tutt’uno indissolubile e importante per lo sviluppo economico e sociale di quest’area e dell’intera Calabria. Sul sistema ferroviario insistiamo sulla necessità, perché si può fare da subito, come i tecnici sanno, di portare a 4 ore e 10 il tempo di percorrenza della freccia d’argento da Reggio Centrale a Roma Termini e nel breve periodo cantierizzare i lavori di ammodernamento dell’attuale rete tirrenica. La fascia jonica ha necessità di collegamenti regionali più rapidi e continui aprendo con il Governo, la Regione, Rfi e Trenitalia un confronto serio su un punto dirimente: le merci devono viaggiare sul versante jonico?”. “Non siamo chiusi a nessuna ipotesi – sostengono i sindacalisti Filt -Cgil ed allora vogliamo sapere ora le risorse, e non solo quelle dell’Apq di Gioia, che si investono su linea, treni e nuova tecnologia. Già questo punto apre alla stessa prospettiva del Porto di Gioia Tauro, levando subito di torno uno slogan infelice secondo cui quello di Gioia diventerebbe il vero porto di Reggio. E questa sarebbe l’ambizione di un porto di quelle dimensioni e caratteristiche? Il porto di Gioia deve essere il più grande porto del Mediterraneo, che si pone come il crocevia degli scambi commerciali di tutto il mondo e che in questa funzione e in questa prospettiva sia funzionale alla città metropolitana. Ma non può rimanere solo un porto di transhpment. Occorre creare davvero la zona industriale, spingendo le aziende a insediarsi in quell’area. Per questo al Governo Renzi continuiamo a chiedere di favorire l’istituzione della Zes”. “Tralasciamo tutte le considerazioni ovvie – prosegue la nota – circa la necessità di un sinergico rapporto fra Reggio e Messina e l’insieme dell’Area dello Stretto che, a nostro avviso, comprende anche Vibo ed il comprensorio delle Eolie. Ma un confronto con il Governo circa il trasporto delle persone deve avvenire in maniera seria e definitiva. L’aeroporto di Reggio, in sostanza, diventi aeroporto dello Stretto proprio per evitare il rischio della chiusura a cui sta per essere consegnato dall’insipienza politica e gestionale. Ecco, la richiesta che facciamo al presidente del consiglio Matteo Renzi è questa: nella prossima sua visita trimestrale in Calabria non faccia propaganda ma ci dia queste tre risposte concrete. Perché se “la parola d’ordine del 2015 deve essere ritmò allora lo imprima veramente, a cominciare dalla Calabria”.