PLATÌ. “Qui c’è fame di lavoro e la ‘ndrangheta cresce dove c’è maggiore disoccupazione”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini a Platì sottolineando che proprio la “Lotta alla ‘ndrangheta e allo spaccio di droga, che è il primo business della ‘ndrangheta, e l’impegno per rilanciare il lavoro – ha aggiunto Salvini – rappresentano le cose da fare”. “In queste terre c’è un mare stupendo ma non ci sono infrastrutture, non ci sono strade, ferrovie ed esistono difficoltà anche per gli aeroporti. Sono orgoglioso di quello che fanno le forze dell’ordine con arresti, indagini, sequestri e confische – ha aggiunto Salvini – C’è tanto ancora da fare. Platì è pieno di bambini ed è uno dei comuni con il maggiore tasso di natalità ma, purtroppo, anche con il più alto tasso di disoccupazione”. “Ringrazio la vedova e i figli di Antonino Marino, ringrazio i colleghi carabinieri che hanno raccolto il suo testimone di onore, di coerenza, lealtà, coraggio, sacrificio, battaglia”, ha affermato ancora il ministro dell’Interno Salvini, ieri a Platì per la consegna di un bene confiscato alla ‘ndrangheta. Prima della cerimonia di consegna il ministro ha partecipato alla scopertura della targa della via intitolata, si legge, al “brigadiere Antonino Marino, Medaglia d’Oro al Valore Civile, comandante di Stazione dei Carabinieri, caduto nella lotta alla ‘ndrangheta”. Marino fu ucciso il 9 settembre 1990 mentre si trovava con la famiglia a Bovalino Superiore in occasione della festa patronale. “Ho ringraziato i sindaci della Locride e dell’Aspromonte, che ho incontrato stamattina e che vivono tra proiettili, minacce di morte, estorsione, usura”, ha detto Matteo Salvini.