Il regista britannico Peter Webber è il protagonista della quarta giornata del “Magna Graecia Film Festival” di Catanzaro, rassegna cinematografica di opere prime e seconde giunta alla 17esima edizione. Webber, che fa parte della giuria del “Magna Graecia Film Festival”, ha tenuto una conferenza stampa nella quale ha parlato della sua carriera, costellata di film come “La Ragazza con l’orecchino di perla” (2003), la sua opera prima, che gli è valso anche tre nomination agli Oscar, e “Hannibal Lecter-Le origini del male” (2007), prequel de “Il silenzio degli innocenti”. “Ogni volta – ha detto Webber – lavoro in opposizione al precedente progetto. ‘La ragazza con l’orecchino di perla’ aveva una storia con connotati particolari nella direzione, subito dopo ho scelto di fare un horror film, uno dei capitoli di Hannibal Lecter, poi mi sono dedicato a un documentario sui problemi del pianeta terra e poi un altro documentario positivo. Insomma – ha esordito il regista britannico nella sua prima uscita al Mgff – cerco di trovare sempre nuovi stimoli lavorando in un senso opposto al progetto precedente”.
Webber, inoltre, si è detto “innamorato fin da giovanissimo del cinema italiano, penso a Fellini, Sordi, che sono stati di grande ispirazione, ma nella mia formazione cinematografica ho ammirato molto soprattutto il neorealismo, in particola modo De Sica, Godard che guardava a Rossellini. Se dovessi però indicare un regista che mi ha profondamente ispirato e segnato nella carriera – ha rivelato il regista – è sicuramente Michelangelo Antonioni, per il suo modo geniale di portare storie sullo schermo, con uno sguardo cinematografico diverso rispetto a tutti gli altri. Quando ho lavorato a ‘La ragazza con l’orecchino di perla’ sicuramente il regista che mi ha ispirato di più, soprattutto visivamente, è stato proprio Visconti”. Infine, Webber, stimolato dalle domande del giornalista e critico cinematografico Antonio Capellupo, ha lanciato uno sguardo sul cinema del presente e del futuro: “Una grande sfida – ha evidenziato il regista britannico – attende i giovani autori che vogliono cimentarsi con il cinema in un momento come questo, pensiamo alle mascherine, guardiamoci tutti, stiamo cercando di rispettare le distanze sociali per il Covid. È chiaro che per un regista come me il primo interrogativo che mi pongo è: devo tenere questo in considerazione o già saremo avanti, saremo oltre? Credo che per i giovani registi che si stanno approcciando al cinema sia importante questo momento storico, che deve far riflettere perché sicuramente – ha concluso Peter Webber – sta cambiando il cinema e sta cambiando le modalità di approccio della visione”. Nell’ambito del “Magna Graecia Film Festival” di Catanzaro, Webber nella serata di oggi terrà anche una masterclass.
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