Un Crotone ancora a due facce non riesce ad andare a punti al Bentegodi nonostante un gran secondo tempo. Stroppa parte mescolando ancora le carte: esordio per Djidji in difesa, Molina spostato in fascia e Riviere preferito a Simy. Juric con Ilic per Veloso infortunato, e con Lovato e Magnani in difesa.
Il Verona parte fortissimo, inaridisce le fonti di gioco avversarie con un pressing a tutto campo e, tra il 17′ ed il 25′, passa due volte: prima il centrocampo dei gialloblù conquista palla, Barak serve Kalinic che lascia partire un destro imparabile da dentro l’area di rigore per l’1-0, poi Dimarco entra in area sulla sinistra dopo uno scambio con Zaccagni e con un gran tocco di sinistro la mette all’angolino basso per il raddoppio. Gli squali accusano colpo e rischiano di subire il ko: miracolo di superCordaz sul colpo di testa a botta sicura ravvicinato di Barak (37′). Messias prova a reagire con un’azione personale: si accentra dalla destra e lascia partire un gran rasoterra di sinistro ben parato dal portiere di casa: è il 45′ ed è l’ultima azione degna di nota della prima frazione.
Nel secondo tempo, come nel match contro la Roma, il copione cambia radicalmente e gli uomini di Stroppa, con Pereira al posto dell’acciaccato Molina e Simy per Eduardo (Messias arretra di qualche metro il suo raggio d’azione), giocano con maggiore convinzione e pericolosità. Al 55′ è il solito Junior Messias ad accorciare le distanze con una mezza rovesciata sotto porta a raccogliere la precisa assistenza di Pedro Pereira. Ancora il brasiliano si rende pericoloso al 69′ e al 73′ ma i suoi tentativi vengono neutralizzati dalla difesa scaligera e dall’estremo difensore Silvestri. Anche il Verona si affaccia di nuovo in attacco con il nuovo entrato Colley ma Cordaz (86′) e la traversa (92′) gli negano la gioia del gol, così il match termina sul 2-1.
TABELLINO
HELLAS VERONA: Silvestri; Ceccherini (1’st Dawidowicz), Magnani (19’st Gunter) Lovato; Faraoni, Tameze, Ilic, Dimarco; Zaccagni (30’st Colley), Barak; Kalinic (19’st Di Carmine). A disp: Berardi (GK), Pandur (GK), Udogie, Cetin, Ruegg, Danzi, Salcedo. All. Juric
CROTONE: Cordaz; Djidji, Golemic, Luperto; Molina (1’st Pedro Pereira), Eduardo (1’st Simy), Zanellato, Vulic, Reca; Messias, Riviere (32’st Dragus). A disp: Crespi (GK), Magallan, Cuomo, Rojas, Petriccione, Rispoli, Siligardi, Crociata, Mazzotta. All. Stroppa
ARBITRO: Massimi di Termoli
MARCATORI: 17’pt Kalinic (V), 25’pt Dimarco (V), 10’st Messias (C)
AMMONITI: Ceccherini (V), Lovato (V), Djidji (C), Magnani (V), Reca (C), Pedro Pereira (C)
POST GARA – DICHIARAZIONI DI STROPPA E JURIC
Ivan Juric si gode la vittoria contro il Crotone ma tiene un profilo basso sulle prospettive del suo Verona. “Della prova odierna mi è piaciuto quasi tutto. Nel primo tempo – ha detto ai giornalisti – potevamo andare sul tre a zero, nel secondo nonostante il gol subito siamo stati in partita, con un altro modo di giocare, ma comunque efficace. Tra noi e il Crotone non c’è molta differenza, come con lo Spezia o il Torino sono tutte battaglie. Per me è l’obiettivo è la salvezza: oggi, o a La Spezia, sono state partite tirate. Dobbiamo stare attenti in certi reparti perché siamo un po’ tirati – ha concluso Juric – ma ciò non significa precludersi qualcosa”. Non basta invece la grande reazione del secondo tempo, il Crotone cade contro l’Hellas ed è sempre più fanalino di coda. “Peccato – afferma il tecnico Giovanni Stroppa – ci è mancata la zampata vincente, la possibilità di giocare nell’area avversaria, abilità nell’uno contro uno. Dopo il secondo gol abbiamo avuto una reazione importante contro un avversario che non ci lasciava giocare. Non abbiamo fatto la solita partita di palleggio, ma siamo stati bravi anche ad andare in verticale per creare le occasioni. Djidi non giocava da tanto tempo, alla fine gli ho fatto i complimenti perché alla lunga ha preso le misure a Zaccagni. La fotografia è sul secondo gol di Dimarco, dove fa una grande giocata ma non viene seguito da un nostro giocatore. Bisogna avere un’attenzione diversa e maniacale”.