La Dda di Catanzaro ha chiuso l’inchiesta denominata “Alibante”. L’avviso di conclusione delle indagini preliminari della Procura interessa 31 indagati. Altre 11 posizioni sono state invece stralciate dalla Procura e, fra queste, quella del giornalista Pasquale Motta, finito sotto inchiesta come politico di Nocera Terinese (Cz). L’operazione, che interessa anche le infiltrazioni nel Comune di Falerna (Cz), è scattata il 3 maggio 2021 contro il locale clan Bagalà. Associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, scambio elettorale politico-mafioso, corruzione, estorsione, intestazione fittizia di beni e turbativa d’asta i reati contestati a vario titolo.
Il clan sarebbe diretto da Carmelo Bagalà, già dagli anni ’80 con interessi pure nel settore turistico-alberghiero. L’indagine è stata quindi chiusa per Carmelo Bagalà; Ferdinando Aragona; Francesca Aragona; Maria Bagalà; Rita Bagalà; Emilio Barletta; Peppino Calidonna; Francesco Cardamone; Renzo Cardamone; Antonio Cario; Alfredo Carnevale; Giovanni Costanzo; Vincenzo Dattilo; Francesco Antonio De Biase; Luigi Ferlaino; Alessandro Gallo; Mario Gallo; Raffaele Gallo; Antonio Gedeone; Umberto Gedeone; Andrea Gino Giunti; Roberto Isabella; Giovanni Eugenio Macchione; Vittorio Macchione; Antonio Rosario Mastroianni; Vittorio Palermo; Eros Pascuzzo; Benito Provenzano; Alessandro Rubino; Antonio Pietro Stranges; Maria Rosario Virardi.