REGGIO CALABRIA. Dieci misure cautelari, fra la provincia di Reggio Calabria e Messina, di cui 6 nei confronti di funzionari della motorizzazione civile di Reggio Calabria, nonchè il sequestro di 2 sedi del centro revisioni ‘Cmp revisionì e di 125 carte di circolazione di mezzi pesanti ed autoveicoli. E’ il bilancio di un’operazione condotta dai finanzieri della Compagnia di Palmi. L’attività investigativa, coordinata dal procuratore capo della Repubblica di Palmi, Ottavio Sferlazza, e dal sostituto procuratore Luigi Iglio, e condotta dalla guardia di finanza, ha permesso di ricostruire il modus operandi, attraverso il quale venivano effettuate le false revisioni, e di verificare l’esistenza di un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di numerosi reati di falso in atto pubblico. Le fiamme gialle, a termine di un’articolata attività d’indagine, hanno scoperto che presso il ‘Cmp revisionì i controlli venivano svolti in maniera incompleta o, in molti casi, venivano svolti senza che i veicoli fossero presenti. In particolare, i funzionari della motorizzazione civile, per i quali la normativa prevede obbligatorio l’intervento per le revisioni di mezzi la cui massa a pieno carico risulta superiore a 3,5 tonnellate, nell’esercizio delle proprie funzioni e investiti della carica di pubblico ufficiale, in diverse occasioni, facevano risultare come regolarmente eseguite le prescritte revisioni, omettendo di eseguire i controlli obbligatori e inserendo, nei report finali, prove strumentali relative ad altri mezzi. Inoltre, i responsabili dei centri di revisione, al fine di ‘agevolarè determinati clienti, inserivano i mezzi in condizioni particolarmente a rischio, in relazione alla turnazione dei funzionari della motorizzazione civile incaricati, evitando, in questo modo, la bocciatura dei controlli. Il provvedimento ablativo, disposto dal gip di Palmi, Fulvio Accurso, è stato emesso nei confronti di Francesco Fonti, Michele Amato e Antonio Marzo, titolare e dipendenti dei centri di revisione, per i quali è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari e nei confronti di Giancarlo Cutrupi, Nicola Bardetta, Demetrio Geria, Giuseppe Vilasi, Orazio Calabrò, Paolo Rosario Foti tutti ingegneri della motorizzazione civile di Reggio Calabria e Serafino Mangeruga, altro socio del centro revisioni, per i quali ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di dimora. Tra i beni oggetto del sequestro figurano la sede del centro revisioni a Cinquefrondi, consorziato con il ‘cmp revisionì, e la sede del centro revisioni di Polistena, anche quest’ultimo consorziato con il ‘cmp revisioni. Inoltre, ulteriori sintomatici elementi dell’irregolare esecuzione delle revisioni sono pervenuti dalle risultanze delle attività di intercettazione telefonica e video, nonchè dagli esiti delle attività di perquisizione e successiva acquisizione documentale, dalla disamina dei quali sono risultate numerose anomalie e incongruenze tra il numero di veicoli che accedevano alle diverse sedi e il numero di revisioni effettuate nello stesso giorno, nonchè discrasie inerenti i tempi necessari per una corretta esecuzione dei controlli.