La Calabria è la prima Regione d’Italia ad aver istituito l’Osservatorio regionale contro le discriminazioni nei posti di lavoro. L’organismo, istituito con la legge regionale n. 41 del 28 novembre 2022 ha tenuto oggi, a palazzo Campanella, la sua prima riunione, alla presenza del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso. Tra le sue finalità, il nuovo Osservatorio si prefigge di migliorare la qualità delle condizioni di lavoro; favorire e diffondere la cultura e la pratica della salute e della sicurezza in ogni ambiente di lavoro; promuovere il contrasto al lavoro irregolare e ogni forma di diseguaglianza e di sfruttamento sui luoghi di lavoro; promuovere il contrasto alla violenza, alle pressioni fisiche e psicologiche ed alle molestie sul lavoro, a partire da quelle di genere; promuovere misure concrete per favorire il benessere organizzativo in ambito lavorativo pubblico e privato. “È un motivo di vanto per me essere qui oggi – ha detto il presidente Mancuso aprendo la prima riunione dell’Osservatorio – questo è uno strumento di grande civiltà per cercare di dare una certa sicurezza e delle garanzie nei luoghi di lavoro, non soltanto per quanto riguarda la sicurezza fisica, ma anche per le discriminazioni, oltre che di genere, anche di ordine fisico e psicologico. Organismo darà lustro alla nostra regione e dovrà coadiuvare, anche col sostegno di esperti, sia la politica che i lavoratori e le imprese. Il Consiglio regionale -conclude Mancuso – ascolterà con attenzione tutte le proposte per contrastare ogni discriminazione sui luoghi di lavoro”. L’organismo sarà composto da 11 membri, alcuni in rappresentanza della Regione, e altri in capo ad Enti e organismi di vigilanza come Inail, Inps ed Ispettorati del lavoro. Alla presidenza è stata designata Ornella Cuzzupi, docente, segretario nazionale della Ugl Scuola. “Ci siamo prefissati un obiettivo – ha sostenuto la presidente Cuzzupi – che è quello di abbattere tutte le discriminazioni nel mondo del lavoro. Realizzeremo un report dedicato ai luoghi di lavoro, ci occuperemo di sicurezza, e cercheremo anche di recepire le istanze dei lavoratori, che si rivolgeranno a noi, perché abbiano delle condizioni adeguate dove operano. La nostra ‘mission’ è discriminazione zero nella Regione Calabria. E’ un obiettivo ambizioso, ma ci possiamo provare”. Cgil, Cisl e Uil hanno disertato la riunione dell’Osservatorio regionale contro le discriminazioni sui luoghi di lavoro. “Ovviamente – hanno spiegato i segretari generali regionali Angelo Sposato (Cgil), Tonino Russo (Cisl) e Santo Biondo (Uil) – la nostra assenza non significa affatto una sottovalutazione dell’importanza dell’organismo. Non riteniamo abbia senso una convocazione per la presentazione delle linee guide, della finalità e degli obiettivi dell’Osservatorio, laddove le organizzazioni che rappresentano i lavoratori non hanno avuto la possibilità di partecipare all’elaborazione di queste linee, finalità e obiettivi. Inoltre, la presidenza dell’Osservatorio è assegnata non dai componenti dall’organismo stesso, come vorrebbe la logica della partecipazione democratica, ma dal presidente del Consiglio regionale con proprio decreto. Chiediamo perciò al Consiglio regionale di intervenire per correggere queste sgrammaticature istituzionali, se si vuole che l’organismo sia davvero uno strumento efficace”.