“Oggi è una giornata importante perché la politica calabrese, anche quella attuale, deve avere rispetto di chi ne piantò le radici”. Così il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, nel corso della commemorazione di Carmelo Pujia svoltasi nella Sala Verde della Cittadella regionale a Catanzaro, nel giorno del suo compleanno. Democristiano, già Presidente della Provincia di Catanzaro, consigliere e assessore regionale, più volte parlamentare e sottosegretario di Stato, Carmelo Puija è deceduto nel gennaio dello scorso anno. “Credo che Carmelo Pujia -ha detto ancora Occhiuto – sia stato uno dei dirigenti politici migliori che la Calabria abbia mai avuto. Ha sempre saputo coniugare i bisogni del territorio con una visione di sviluppo della regione. Anche io, da giovane democristiano, guardavo a lui come a un punto di riferimento fondamentale nel partito calabrese cercando di assimilare i fondamentali di una corretta e appassionata azione politica. Il suo impegno politico, le sue battaglie, la sua capacità di essere sempre in sintonia con la gente hanno lasciato un segno indelebile in questa regione ed è per questo che ho pensato che sia giusto che questa sala della Cittadella, oggi definita solo ‘verde” venga intitolata a un così autorevole ed amato esponente di una generazione politica che ha fatto la storia della nostra regione. Non appena la sala sarà ristrutturata la intitoleremo a Carmelo Puia”, ha concluso Occhiuto. All’iniziativa è intervenuto anche il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso: “Un politico di razza che ha attraversato le fasi salienti della storia della Calabria e del Mezzogiorno. L’onorevole Carmelo Pujia è stato uno degli esponenti di spicco della Dc, il partito d’ispirazione cristiana, attivo per 51 anni, che ha svolto una funzione fondamentale nel processo di integrazione europea”, ha detto. “Significativo anche il suo impegno per la nascita dell’Università a Catanzaro”, ha aggiunto Mancuso. Nella Sala Verde della Cittadella, insufficiente a contenere la grande massa di persone accorse a ricordare Carmelo Pujia, c’erano decine e decine di esponenti politici del presente e del passato, della Dc ma anche del Pci, del Psi e degli altri partiti della cosiddetta Prima Repubblica. Presenti, tra l’altro, ben 4 ex Presidenti della Regione: Donato Veraldi, Giuseppe Nisticò, Agazio Loiero, Mario Oliverio. Giuseppe Nisticò, legato a Puija da una profonda e antica amicizia, ha sottolineato “le grandi intuizioni politiche e le grandi battaglie condotte da Carmelo Pujia, evidenziando anche la sua grande umanità e sensibilità”. Molto sentiti anche gli interventi del sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro (“un uomo che si è sempre battuto per la sua Calabria e che ha rappresentato un punto di riferimento fondamentale della politica calabrese negli anni settanta e ottanta”); dell’ex presidente della Regione, Mario Oliverio (“eravamo su barricate diverse ma tra noi c’è sempre stato un grande rispetto, Puija ha condotto battaglie importanti per la Calabria cercando sempre di aggregare tutte le forze disponibili, anche se di schieramenti diversi, per portare a casa risultati concreti per la regione”); dell’ex parlamentare e viceministro Mario Tassone (“ricordare qui oggi Carmelo Pujia significa ricordare la grande storia di un uomo e di un partito, la Dc, che ha rappresentato un cardine della democrazia e dello sviluppo del nostro Paese. Una grande storia che dovrebbe spingerci a rinnovare e riproporre i valori che l’hanno contrassegnata”). E’ intervenuto anche il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita il quale ha ricordato il lungo e intenso rapporto politico che il padre Franco, per molti anni segretario provinciale della Dc, ebbe con Carmelo Puija. Sono poi intervenuti Michele Drosi, autore del volume “Vita e opere di Carmelo Pujia”, il quale ha evidenziato il percorso politico dell’ex parlamentare ricordando i vari ruoli ricoperti e le tante battaglie condotte da Presidente della Provincia di Catanzaro, da consigliere e assessore regionale e, infine, da parlamentare e da uomo di Governo. Il professore Vittorio Mete, docente di Sociologia politica all’Università di Firenze, ha poi spiegato le differenze esistenti tra “i politici di ieri e quelli di oggi”. Anche il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, che ha condotto l’incontro, ha ricordato la figura di Carmelo Puija: “E’ stato uno stakanovista della politica, la sua grande, immarcescibile passione attraverso la quale sperava di dare un futuro diverso alla Calabria. Alla sua Calabria ricca di contraddizioni, povera di tutto tranne che di orgoglio, di storia, di bellezze ambientali e di nobiltà d’animo; bisognosa dunque di ‘patroni’ che potessero rappresentarne le esigenze, i bisogni, le speranze nei gangli del potere, nelle stanze dove si decide e dove, dunque, si può dare ai destini di un territorio un indirizzo positivo o negativo. Puija quest’opera di patronage l’ha sviluppata senza mai risparmiarsi”, ha detto Soluri. A mettere il sigillo finale al ricordo di Carmelo Pujia è stato poi Pierferdinando Casini che nell’occasione ha voluto essere presente. “Ho conosciuto Pujia quando, da giovanissimo, sono arrivato alla Camera. Il caso ha voluto che fossimo seduti uno accanto all’altro. Ho conosciuto un uomo con una grande passione civile, che ha dedicato alla politica, alla Dc e alla sua Calabria tutto se stesso. E’ stato un pezzo importante della grande storia della Dc, una storia di cui tutti noi democristiani dobbiamo andare fieri perché ha consentito all’Italia di crescere e di svilupparsi nella libertà e nella democrazia. Di Pujia ho sempre apprezzato, avendolo conosciuto bene e negli anni, il grande attaccamento alla sua terra e la grande umanità. Ricordarlo qui oggi non era solo giusto ma, credo, doveroso; così come giusta è l’idea espressa dal presidente Occhiuto di intitolargli questa grande sala della Cittadella regionale”. Il figlio di Carmelo Pujia, Arturo, a nome di tutti i familiari, ha ringraziato tutti i presenti per la grande e sincera partecipazione: “L’affetto che oggi in tanti avete manifestato per mio padre è commovente e testimonia che Carmelo Puija ha lasciato una traccia profonda e indelebile nella storia di questa regione e nei cuori di tanta gente”, ha detto.