La Commissione regionale della Pastorale sociale del lavoro della Conferenza episcopale calabra “condanna fermamente gli atti intimidatori perpetrati contro Patrizia Rodi Morabito, imprenditrice agricola titolare della Tenuta Badia a Rosarno, vicepresidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria e Dirigente di Coldiretti”. “L’ultimo – è scritto in una nota – di una serie di atti intimidatori verso questa imprenditrice lungimirante e fondata sui valori del vangelo, se da una parte fa emergere la viltà e l’arretratezza mentale e culturale di porzioni del nostro territorio, dall’altra testimonia la caparbietà ed il coraggio di Patrizia Rodi Morabito. Non basta esprimere sdegno e condanna perché, ne siamo consapevoli, non si tratta di atti inaccettabili e contrari ai valori fondamentali di giustizia, convivenza civile e rispetto reciproco; quello che dobbiamo fare è invertire il modo di pensare e avviare un processo di cambiamento culturale, profondo e inarrestabile, che promuova nel quotidiano la giustizia e la legalità e la cultura dell’amicizia sociale. “E’ possibile desiderare un pianeta che assicuri terra, casa e lavoro a tutti. Questa è la vera via della pace, e non la strategia stolta e miope di seminare timore e diffidenza come ci insegna Papa Francesco nella FratelliTutti” “Confidiamo – conclude la Commissione – nelle autorità competenti che agiscano con tempestività e determinazione per garantire la protezione di coloro che operano nel mondo dell’impresa, promuovendo un clima di fiducia e serenità nel nostro territorio e ci mettiamo in prima fila per fare la nostra parte di operatori di pace, innovatori sociali, promotori di cambiamento e giustizia in ogni luogo e in ogni angolo del nostro impegno quotidiano”.