REGGIO CALABRIA. Tre uomini, Fortunato Caracciolo di 25 anni, Sebastiano Musarella di 37 e Domenico Neri di 35, tutti reggini, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato di Reggio Calabria con l’accusa di tentata estorsione in concorso aggravata dalle modalità mafiose al fine di favorire la ‘ndrangheta. Gli arresti sono stati effettuati dagli agenti della Squadra Mobile diretta dal primo dirigente Francesco Rattà e dal suo vice Fabio Catalano, che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Domenico Santoro, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. L’indagine della Polizia avrebbe fatto luce sulle richieste estorsive avvenute a più riprese, il 2 e 23 settembre 2015, il 16 e 20 ottobre 2015, in un cantiere edile ubicato nel centralissimo Corso Garibaldi, dove un imprenditore locale aveva iniziato dei lavori di ristrutturazione di un immobile acquisito a un’asta giudiziaria, un elegante appartamento in un palazzo d’epoca. Secondo l’accusa Caracciolo si sarebbe recato tre volte al cantiere, una volta invece Musarella insieme a Neri. Agli operai impegnati nei lavori sarebbe state rivolte minacce (“Qui non si lavora più”; “il titolare dovrebbe sapere a chi rivolgersi; “dì al tuo principale di andare dove lui sa e mettersi in regola”). I tre sono stati individuati grazie alle immagini catturate da un impianto di video sorveglianza installato nelle vicinanze del cantiere. Tutti e tre sono stati perfettamente riconosciuti dagli investigatori. Musarella, tratto in arresto in precedenti operazioni, era stato rimesso in libertà lo scorso 6 giugno.