CATANZARO. “L’ipotesi di trasferire la sede regionale del Provveditorato per l’Amministrazione Penitenziaria, in altro luogo diverso da Catanzaro, sembrava fosse ormai tramontata. Così non è. Da notizie apprese sembra, invece, che un lavoro sottotraccia si stia consumando presso il ministero competente”. Lo afferma il coordinatore cittadino di Forza Italia, Ivan Cardamone, che denuncia “un ulteriore tentativo, dopo quelli già consumati, per sottrarre la struttura dalla sede naturale prevista dalla legge. Il centrosinistra, in particolare il PD, – secondo Fi – che ultimamente ha sostenuto in modo vibrante che nelle priorità del partito rientra la difesa del capoluogo, farebbe bene a chiarire definitivamente la vicenda e smentire, attraverso i propri rappresentanti politici al governo di questo Paese, le notizie che giungono dalla Capitale. Il PD, che fino a poco tempo fa poteva fare affidamento sul deputato campano Alfredo D’Attorre, eletto con i voti dei catanzaresi ma ormai approdato in altri partiti, deve delle risposte alla città di Catanzaro. Diversamente, un incomprensibile silenzio della classe politica del centrosinistra significherebbe fare solo proclami a difesa della città nonchè abdicazione a direttive di partito imposte dall’alto. A tutto questo – continua la nota – si aggiunge la decisione scellerata di chiudere il carcere di Lamezia Terme, assunta dal Governo Renzi con il Ministro Orlando in prima linea, tesserato PD, che vede nel trasferimento della sede del Provveditorato regionale il “risarcimento” alla chiusura della struttura penitenziaria, soluzione questa illogica illegittima oltre che antieconomica. Le due città, Catanzaro e Lamezia Terme, con a capo le rispettive amministrazioni, hanno già dimostrato unità di intenti sulla problematica con piena volontà di condivisione sull’azione a tutela degli interessi dei rispettivi territori, offrendo precise soluzioni, senza mai cadere nell’inganno di guerre di campanile che, forse, qualcuno vorrebbe. Sia chiaro che Forza Italia – si legge nel documento – non accetterà mai una simile spoliazione e contrasterà in ogni modo i continui tentativi di questo disegno politico a danno del capoluogo di regione. Auspichiamo che questa problematica trovi soluzione prima di dare vita a contenziosi amministrativi tra enti pubblici, Ministero e Comune di Catanzaro, tra l’altro già preannunciati, che inevitabilmente si tradurranno in perdite di tempo, problemi per l’intero comparto e, soprattutto, in inutili ed ingiustificati costi per i cittadini”.