MILANO. L’ex direttore della Asl di Pavia Carlo Chiriaco, condannato definitivamente a 12 anni di carcere nel maxi-procedimento ‘Infinito’ contro la ‘ndrangheta in Lombardia, è stato mandato a giudizio con l’accusa di aver truccato la gara d’appalto “per l’affidamento di servizi infermieristici presso la casa di reclusione di Opera” da parte dell’ospedale San Paolo indetta nel giugno del 2009. Lo ha deciso il gup Ilaria De Magistris che ha respinto l’istanza di patteggiamento avanzata dalla difesa di Chiriaco ritenendo immotivata la richiesta di concessione delle attenuanti generiche all’ex manager al quale, per altro, è stata contestata anche l’aggravante di aver “commesso il fatto al fine di favorire” le cosche: nel 2010 avrebbe promesso un “pacchetto di voti di preferenza gestiti dall’associazione di stampo mafioso” a “favore del candidato Angelo Giammario”, ex consigliere regionale lombardo del Pdl. Per l’ex numero uno della Asl di Pavia il processo si aprirà davanti all’ottava sezione penale del Tribunale il prossimo 14 luglio. Il giudice ha invece accolto il patteggiamento dell’ex direttore amministrativo dell’ospedale Pier Luigi Sbardolini a un anno di carcere (in continuazione con una precedente condanna si arriva a 3 anni e 4 mesi) e ha condannato, in abbreviato, a 2 anni di reclusione e 1000 euro di multa Giuseppe Catarisano, ex dg del San Paolo. Il gup ha inoltre accolto la richiesta del pm Paolo Storari di trasmettere gli atti in procura relativi a Sergio Edo, l’allora medico della Asl di Pavia che fu nominato nella commissione aggiudicatrice.