COSENZA. E’ iniziato a Cosenza un primo filone del processo scaturito dall’inchiesta “Acheruntia”, riguardante elementi di spicco della cosca Lanzino-Ruà operante nel territorio cosentino. I reati contestati sono associazione mafiosa, estorsione, concussione, corruzione elettorale, usura, frode informatica e porto abusivo di armi. Imputati sono Angelo Gencarelli, ex consigliere comunale di Acri, Giuseppe Perri, indicato dagli inquirenti come il reggente della cosca sul territorio, e Giampaolo Ferraro. Rinaldo Gentile ha scelto il rito abbreviato, mentre tutte le altre posizioni attendono la data dell’udienza preliminare. Gencarelli, in particolare, è sospettato di essere stato l’anello di congiunzione tra la consorteria criminale e le istituzioni pubbliche, forte anche dello stretto legame con l’ex assessore regionale Michele Trematerra, anch’egli finito nell’inchiesta e in attesa pure lui di comparire davanti al Gup di Catanzaro per l’udienza preliminare.