CATANZARO. “La giunta della Regione Calabria aveva chiesto al governo di rimuovere il generale della Finanza Luciano Pezzi dall’incarico di sub-commissario per il Rientro dal debito sanitario. Avevo detto, allora, di ricordare bene la sua faccia di uomo onesto, capace di contrastare ogni volta gli abusi nella sanità calabrese. L’odierna nomina del generale squalifica il terribile operato dell’esecutivo regionale nella sanità e pone le basi per un lavoro serio e qualificato”. Lo dice la deputata M5S Dalila Nesci, che aggiunge: “Con ritardo di cinque mesi finalmente il governo si è mosso, pressato ogni giorno dalle interrogazioni, dagli esposti, dalle denunce, dall’ironia e dalla dettagliata informazione sul web del Movimento Cinque Stelle. Oggi finisce la squallida commedia della politica, fatta di rimpalli, finzioni, abusi, sete di potere, spartizioni partitiche, conflitti d’interesse e giustificazioni ridicole. La lunga mancanza del commissario – dice ancora la Nesci – ha inciso negativamente nella riorganizzazione della sanità calabrese, che ha patito pure le nomine abusive tra evidenti contraddizioni giuridiche e politiche, compresi interessi per cliniche private e complicità nel dipartimento regionale della Salute, per cui c’è bisogno, da qui in avanti, di assoluto rigore”.