COSENZA. “La situazione, nel carcere di Cosenza, è diventata ormai ingestibile”. La denuncia è del Sappe, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria, che ha diffuso una nota del segretario generale, Giovanni Battista Durante. “Ieri, nel corso della giornata, – si legge – un gruppo di detenuti ne ha aggredito un altro e, successivamente, nel primo pomeriggio, in un altro episodio, avvenuto all’interno del cortile destinato alla permanenza dei detenuti all’aperto, altri due ristretti sono stati oggetto di aggressione da parte dei compagni di detenzione. Per fortuna l’immediato intervento del personale della Polizia Penitenziaria in servizio ha permesso di evitare ulteriori conseguenze ed ha portato anche al rinvenimento e sequestro di un coltello”. Il Sappe riferisce anche che stamane si sono verificate altre due aggressioni tra detenuti che hanno richiesto nuovamente l’intervento del personale in servizio per ripristinare l’ordine all’interno della struttura. “Al personale intervenuto – dice Durante – va la vicinanza del Sappe per il delicato momento vissuto nel corso del quale ha dimostrato grande professionalità nella gestione dell’emergenza; comportamento che deve sicuramente essere esaminato, al fine di conferire agli interessati i riconoscimenti e le ricompense previste dalla vigente normativa. Nel corso della notte – riferisce ancora – le auto di due appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria in servizio nella struttura cosentina e parcheggiate nello stesso cortile hanno preso fuoco per cause in via di accertamento. Tutto ciò dimostra – secondo il Sappe – come siano necessari urgenti interventi da parte dell’amministrazione centrale e di quella regionale, a partire dall’invio di un’apposita ispezione che permetta di far luce su quanto si è verificato e sui problemi esistenti nella struttura penitenziaria cosentina che, allo stato, ospita circa 300 detenuti di media e alta sicurezza di cui una trentina stranieri”.