REGGIO CALABRIA. Tre persone sono state arrestate dai Carabinieri di Reggio Calabria a 24 ore dalla denuncia di una tentata estorsione sporta al 112 da un uomo in preda alla disperazione e che temeva per la propria incolumità fisica. A finire in manette sono stati i fratelli Francesco e Girolamo Morabito, rispettivamente di 37 e 28 anni, che oltre al reato di tentata estorsione aggravata sono accusati anche di sequestro di persona a scopo di estorsione, lesioni personali, violenza privata ed altri reati. Le indagini hanno accertato che la vittima veniva obbligata a consegnare del denaro ai due alla luce di un’attività di intermediazione con un ipotetico acquirente romano, per la compravendita di un immobile di proprietà della vittima, transazione che peraltro non era andata a buon fine. Se la vittima non consegnava i soldi, veniva costretta sotto minaccia a seguire i due nella loro abitazione fino al mattino, poi doveva recarsi con loro negli istituti bancari per ritirare la somma di denaro richiesta. L’arresto è stato effettuato a Terreti, quartiere periferico collinare di Reggio Calabria, nei pressi della fermata dell’autobus, dove i Carabinieri hanno fermato i due fratelli ancora in compagnia della vittima dopo essersi recati per l’ennesima volta presso una banca in centro città per ritirare il denaro. In circa cinque mesi la vittima aveva prosciugato i propri risparmi, dovendo attingere alla pensione della madre. In alcuni casi la vittima era stata anche malmenata. I Carabinieri hanno documentato che all’incontro organizzato dai due fratelli aveva partecipato anche una terza persona, poi allontanatasi. Quest’ultimo è stato identificato in Giovanni Panzera di 46 anni, destinatario di provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura e già eseguito dai Carabinieri. Tutti e tre i provvedimenti cautelari sono stati convalidati dal gip, che ha confermato la custodia cautelare in carcere.